Quasi nessuno di noi si domanda quanto tempo trascorre effettivamente online, tra app di messaggistica, intrattenimento e musica la dieta digitale passa un po’ in secondo piano.

A fornire dati eloquenti in materia, come ogni anno, ci ha pensato App Annie, la società che sviluppa soluzioni di “Analytics”, e raccoglie informazioni quantitative sui download e sull’effettivo utilizzo delle app.

In parole povere, ci spiega come si comportano le persone con uno smartphone/tablet tra le mani.

Percentuali in crescita per il 2021, senza ombra di dubbio l’anno dei record.

Infatti è emerso che passiamo sempre più tempo della nostra giornata davanti al display dei dispositivi mobili e sulle app. In media quasi cinque ore al giorno (esattamente 4 ore e 48 minuti, nel rapporto precedente 4,2 ore).

Il rapporto specifica che trascorriamo sui social il 42% del tempo, il 25% sulle app di foto e video e l‘8% sui giochi. Solo il 3% con app di intrattenimento.

Anche quest’anno l’app più scaricata globalmente è stata TikTok, seguita da Instagram, Facebook e WhatsApp.

In Italia l’emergenza sanitaria ha fatto sì che i cittadini scaricassero in massa applicazioni come PosteID, IO, Verifcac19, Immuni, tra cui si inserisce Vinted, per comprare e vendere vestiti usati. In più non demordono Netflix, Amazon e Spotify, mentre restano saldamente ancorati alle abitudini degli italiani (che non sfigurano in termini di performance con il resto del mondo) Facebook, Instagram e WhatsApp. Tanto il tempo regalato anche a Dazn, Disney+, Tinder e GoogleOne.

Profitti da miliardi di dollari per il settore delle app; il rapporto annuale chiarisce che, nel 2021, 233 app e giochi hanno generato più di 100 milioni di dollari e 13 di queste hanno generato oltre 1 miliardo.

Sostanziali le differenze nel download delle app e negli acquisti tra generazioni: la Generazione Z preferisce le app social e video, i Millennial le app di messaggistica, mentre la Gen X (i famosi Boomer) non sembra essere focalizzata su una precisa categoria.

In conclusione, questi dati evidenziano ancora più marcatamente quanto la pandemia abbia inciso sulle abitudini delle persone, sottraendole alla socialità (quella vera) e favorendo la crescita esponenziale del tempo di utilizzo delle app da mobile.