Complici i cambiamenti culturali e le tendenze nel settore visual, è raro che un brand non si sottoponga saltuariamente a un processo di restyling.

Ce lo ricordano molteplici aziende, che ogni giorno scelgono di “ritoccare” la propria immagine pur continuando a mantenere saldi i propri valori, senza stravolgerli drasticamente.

Questa precisazione è importante al fine di non confondere (come troppo spesso accade) il restyling con il rebranding, il quale comporta un cambiamento radicale, profondo del brand.

Per fare chiarezza:

REBRANDING. Il brand rinasce con una nuova immagine, del tutto differente dalla precedente. Si interviene radicalmente non solo sull’aspetto grafico ma anche sulla tipologia di pubblico e di mercato, con l’obiettivo di riposizionare e rilanciare l’azienda con dei nuovi obiettivi di business.

RESTYLING. Si tratta di un intervento meno invasivo. Non intacca i valori né la storia aziendale, valuta altresì la possibilità di ampliare il proprio pubblico senza rinunciare a quello già esistente e puntando sulla possibilità di rendere l’immagine del brand più accattivante.

Per fornire un esempio concreto, ecco come è avvenuta la trasformazione di Instagram grazie al restyling in un lasso di tempo che va dagli esordi al 2022.

Nel 2016 Instagram ha optato per una veste più fresca e dinamica, intervenendo sul logo con un restyling che restituisce un’immagine dai tratti essenziali, ricca di colori brillanti. I colori arcobaleno simboleggiano la moltitudine e la varietà d’espressione propria delle community presenti sulla piattaforma. L’app social ha mantenuto il posizionamento e ringiovanito la propria immagine. Il risultato? Un netto miglioramento della percezione del brand, che si è evoluto in un modo efficace e coinvolgente.

Elementi da considerare nel processo di restyling

L’aggiornamento dell’immagine aziendale include certamente il restyling grafico (logo, immagine coordinata, layout del sito web, font) ma anche un’attenta revisione del tono di voce aziendale.

Questo tipo di intervento può essere utile se si sta ampliando la propria offerta o se i prodotti sono cambiati e si vuole attirare l’attenzione del target, ormai assuefatto alle consuete modalità espressive del brand. Si tratta di conferire sfumature inedite al modo in cui ci si rivolge alle persone, mantenendo familiarità nel tono di voce per non sacrificarne la riconoscibilità.

Rivolgersi a un professionista è la soluzione per non compromettere propria brand reputation. Attraverso la giusta combinazione di strumenti tecnici e creativi, saprà impostare la migliore strategia per consentire al brand di stare al passo coi tempi.


Quali sono gli strumenti del professionista?

I professionisti che si occupano di restyling, solitamente brand designer e copywriter, sono chiamati a mettere in campo tre importanti strumenti: pianificazione, creatività, coerenza.

La pianificazione è utile per capire come allinearsi con il target di riferimento senza che questo percepisca un senso di rottura nella nostra comunicazione, con l’obiettivo di migliorare la reputazione del brand, anche rispetto alla concorrenza e a un mercato in continua evoluzione.

La creatività rinvigorisce la comunicazione visiva dell’azienda. Si valutano nuove combinazioni grafiche – sia esteticamente accattivanti che funzionali – sul sito web, sulle piattaforme social, sul packaging e l’utilizzo di font di tendenza, con lo scopo di migliorare non solo la percezione visiva ma anche la fruibilità dei contenuti online.

La coerenza è il segreto per un restyling di successo. Per questo è importante rivolgersi a persone competenti in grado di fornire un quadro completo della situazione di partenza, per poi intervenire in maniera creativa preservando l’identità del brand.

I vantaggi del restyling come strategia di marketing

Anche il restyling risponde a obiettivi di marketing ben precisi, e ogni azienda dovrebbe valutare di ricorrervi periodicamente. Un’operazione di restyling ben strutturata, se inserita nella propria strategia di marketing, comporta una serie di vantaggi:

  • Immagine moderna e aggiornata
  • Simultaneità con l’evoluzione di mercati e tendenze
  • Adeguamento ai trend con fidelizzazione del target di riferimento e acquisizione di nuovi potenziali clienti
  • Distinzione dalla concorrenza

In conclusione, la scelta di avviare un processo di restyling può realmente fare la differenza per un brand e denota la sua capacità di rinnovarsi stando al passo coi tempi e con le esigenze dei consumatori.

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