Quella dei blog è una realtà sviluppatasi alla fine degli anni Novanta, che ha resistito al tempo.


Ancora oggi il blog è uno strumento importantissimo, seppur spesso sottovalutato.

I blog nascono principalmente come diari, gestiti in autonomia, con l’obiettivo di raccogliere impressioni su esperienze o tematiche ben precise per condividerle con un pubblico di interessati.

Esistono infinite categorie di blog, a seconda della tematica scelta: i più comuni sono certamente blog di cucina, viaggi, tendenze, moda, la cui struttura si basa sulla creatività e sulla personalizzazione dei contenuti, del linguaggio o del tone of voice.

Soprattutto a livello aziendale, i blog sono equiparabili a veri e propri strumenti di business, in relazione a come si sceglie di usarli.

Per questo è importante fare chiarezza sulla differenza che intercorre tra un blog personale e un blog aziendale.

Se vuoi schiarirti le idee, consulta il progetto di questo blog creato e gestito da Accademia della Consulenza:
Anita Taiani – Finanza Zen

Le buone ragioni per costruire un blog

Prima di scoprire le differenze tra le due alternative, occorre fare una precisazione: esiste più di una buona ragione per costruire un blog.

Brand awareness. Con il blog puoi aumentare la visibilità del tuo brand, innescando un circolo virtuoso che ti renderà riconoscibile dal tuo pubblico di riferimento.

Brand reputation. È grazie ai contenuti scelti che puoi creare e rafforzare la tua autorevolezza. Lo scopo è diventare un punto di riferimento nel settore, e con i tuoi articoli puoi trasmettere le tue conoscenze e competenze su argomenti specifici.

Posizionamento. Un blog curato aiuta la SERP a migliorare il posizionamento del tuo brand tra i risultati del motore di ricerca. Questo è un dettaglio che molti trascurano, ma attira traffico di qualità sul proprio sito, generando un flusso in entrata di utenti realmente interessati agli argomenti proposti.

Infine, non bisogna dimenticare che il blog è un valido strumento di vendita. Oltre a fidelizzare i clienti creando una community, consente di guidarli all’acquisto mentre descrivi i tuoi servizi come potenziale soluzione al loro problema.

Blog personale e blog aziendale.
Quale soluzione per il mio brand?

Se stai valutando l’idea di investire in un blog probabilmente starai anche chiedendoti quale tra le due soluzioni è la migliore per te.
Per aiutarti a scegliere tra le due opzioni, occorre soffermarci sugli aspetti che caratterizzano le due alternative proposte.

Tone of voice

Ciò che si dice è importante, ma ancor di più come lo si dice.

A seconda del blog che intendi costruire esistono tone of voice differenti.

Per un blog personale il linguaggio utilizzato è più spontaneo, considerando che i contenuti vengono scritti in prima persona ed è naturale che siano meno curati dal punto di vista tecnico.
Questo accade perché nella condivisione è privilegiata la sfera emotiva, lasciando spazio a un linguaggio leggero e amichevole.

Diversamente accade per un blog aziendale.

In questo caso è essenziale impostare un tono di voce coerente con l’immagine che si vuole dare del brand, non necessariamente serioso.
Il lessico è definito con maggiore accuratezza per fare in modo che emerga la personalità dell’azienda, e poiché anche il ToV definisce la percezione del brand nella mente del pubblico, ci si affida spesso ad un professionista per la stesura dei testi aziendali.

I contenuti

Meno rigore per il blog personale; la costanza premia, ma la scelta del contenuto varia in base all’emotività e alle esperienze che l’autore vuole condividere con il proprio target.

Per un blog aziendale non solo è fondamentale puntare su contenuti di settore.
Creatività e chiarezza devono viaggiare di pari passo, sia per rendere il testo accattivante, che per proporre agli utenti contenuti di facile comprensione.

La SEO

Solitamente in un blog personale l’aspetto dell’ottimizzazione tra i risultati di ricerca è affrontato marginalmente, a meno che l’intenzione dell’autore non sia quella di posizionarsi come libero professionista, utilizzando il blog come strumento per affermare la propria autorevolezza nel settore.

Ma in casi come questo ci troviamo nell’ambito del personal branding finalizzato alla vendita di prodotti/servizi, una linea di confine oltre la quale è facile imbattersi nelle tecniche della comunicazione aziendale.

In un blog aziendale la SEO (Search Engine Optimization) è di primaria importanza, in quanto gli stessi contenuti verranno creati proprio sulla base di parole chiave performanti e finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo.

Tempi e organizzazione del lavoro

Per gestire un blog personale non è richiesta la creazione di un piano editoriale: l’organizzazione degli aggiornamenti e la loro frequenza può essere decisa in autonomia, senza scadenze o strategie.

Lo stesso non si può dire per un blog aziendale, per il quale è utile coinvolgere collaboratori esterni o interni all’azienda, che posseggano le competenze e il tempo necessari per assicurare al blog una pubblicazione periodica, costante e strutturata.

Come costruisco il mio blog personale o aziendale?

La creazione di un blog presuppone step di varia natura, che spaziano dagli aspetti tecnici a quelli più creativi.

Naturalmente non avrebbe senso crearne uno se non si è certi di padroneggiare delle conoscenze da condividere, in qualsiasi ambito si scelga di comunicare.

Riportiamo gli step necessari per costruire un blog, tenendo presente che nel caso in cui si voglia creare un blog aziendale basterà creare una pagina supplementare all’interno del sito e dedicarla alla stesura di articoli.

Tematica. Nell’ambito di un blog personale è opportuno stabilire quali argomenti saranno trattati nel blog e a chi si rivolgeranno. Relativamente al blog aziendale le tematiche saranno coerenti con il business intrapreso dall’azienda, già delineato all’interno del sito web.

Scelta del nome. Il nome ideale per un blog è in grado di comunicare brevemente la personalità del suo autore e gli argomenti che tratterà.

Ricerca del dominio. Il dominio è strettamente legato al nome del brand, ed è importante verificare che ne esista uno libero e corrispondente al nome scelto. Il dominio è propedeutico alla creazione di un sito web e, quindi, anche di un blog, per questo va acquistato per assicurarsi un uso esclusivo dello stesso, che si tratti di comunicazione personale o aziendale.

Hosting. Si tratta dello spazio virtuale nel quale raccogliere tutti i contenuti, ed anche in questo caso le soluzioni di hosting offerte dal web sono diverse. È utile valutare le alternative migliori per le proprie esigenze, soprattutto in base al budget disponibile.

Piattaforma gestionale. Lo spazio nel quale pubblicare i tuoi contenuti deve essere intuitivo e di facile utilizzo. WordPress è sicuramente il più comune; offre una serie di funzionalità che semplificano la fase di composizione e pubblicazione degli articoli, e inoltre è completamente personalizzabile nel layout e nell’organizzazione visiva dei vari elementi.

Creatività. Per esaltare gli articoli del blog non c’è niente di meglio di una grafica accattivante che rende piacevole l’approccio alla lettura. È fondamentale che anche questa sia coerente con lo stile grafico scelto dall’autore o dall’azienda, rispettandone l’identità visiva e le indicazioni cromatiche. Sembra un dettaglio trascurabile, ma anche immagini, forme e colori aiutano il brand ad essere riconoscibile.

Se stai cercando di stimolare interesse per i tuoi contenuti o affermarti come leader in un settore specifico, il blog è uno strumento del quale non puoi fare a meno.

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